HEXAGRO: SOSTENIBILITÀ E SERENITÀ SIA A CASA CHE IN UFFICIO

Anche per questo nuovo numero siamo riusciti a intervista- re un nuovo ospite, capace di inserire nelle nostre menti nuove strategie per sostenibilità ambientale, auto sostentamento e serenità.

Stiamo parlando di Hexagro, start-up nata nel 2015, che ha come principale obiettivo quello di poter procurare per tutti e dovunque il cibo necessario, con il fine di ridurre la fame nel mondo e per incentivare una sostenibilità ambientale con una coltivazione intelligente o meglio, smart. Ce ne ha parlato Claudia Tarantola, responsabile PR e Comunicazione della azienda, descrivendoci non solo tutte le caratteristiche che rendono unica Hexagro ma anche rispondendo a tutte le nostre curiosità sulla tecnologia utilizzata, i progetti sociali e cosa ci potrebbe essere in serbo per il futuro dell’alimentazione.

L: “Ciao Claudia, un piacere poterti intervistare a nome di Hexagro. Partiamo dalle basi: com’è nata e perché il nome Hexagro?”


C: “Ciao Leonardo, il piacere è tutto mio poter dar ancora più voce alla nostra azienda tramite Atlas Magazine! Allora, Hexagro nasce dalla tesi di laurea di Felipe Hernandez, co-founder e CEO, sull’agricoltura rigenerativa e sulle tecnologie agricole prive di pesticidi. Il nome Hexagro deriva dalla combinazione di due parole: esagono e agricoltura. L’esagono è la forma più efficiente in natura, è compatta e versatile. Agricoltura, verticale, automatizzata e sostenibile.”

L: “Fantastico! Effettivamente è un aspetto che spesso non si considera, sia per la forma versatile dell’esagono, sia per il tema della coltivazione intelligente e sostenibile. Vorrei infatti approfondire questo secondo tema: come vi approcciate tecnicamente alla sostenibilità e quali sono i prodotti di punta con cui lo fate?”

C: “Hexagro è tra le primissime Società Benefit in Italia: ciò sottolinea ancora una volta l’importante focus dello sviluppo di tecnologie e prodotti che non solo guardano alla generazione di un business sostenibile, ma soprattutto al beneficio di persone, pianeta e società. Grazie alla modularità del design, ogni componente può essere sostituito o aggiornato e quindi garantire un ciclo di vita del prodotto duraturo. Il modello hardware-as-a-service garantisce inoltre di riciclare e riutilizzare tutti i materiali utilizzati nelle operazioni.”

L: “Questa necessità è nata dal trend sostenibile oppure c’è anche una spinta dovuta alla società in cui viviamo ogni giorno?”

C: “Certamente, la sostenibilità sia ambientale che della sostentazione della fame nel mondo sono due ottimi motivi e obiettivi ma non sono gli unici. Esiste anche una natura sociale della nostra mission, ossia quella di riconnettersi con la Natura che ci circonda. Abbiamo riconosciuto un problema nei contesti urbani: chi vive nelle aree urbane trascorre il 90% delle vite in ambienti chiusi, completamente disconnesso dalla natura. Il danno dell’isolamento dagli ambienti naturali è attestato da molte ricerche scientifiche, così come il potere curativo e riparatore della natura per la vita umana. Interagire con la natura aumenta il benessere, migliora la produttività e crea luoghi salubri per la mente ed il corpo in cui vivere e lavorare.”

L: “Hexagro, quindi, come arriva a toccare questi punti cruciali della vita di ognuno di noi?”
C: “La nostra azienda utilizza tecnologie all’avanguardia per poter dar vita a nuovi metodi di coltivazione, portando Hexagro su un livello nuovo e coinvolgente.

Un esempio e nostro prodotto principale è il Living Farming Tree. Il Living Farming Tree è un sistema di coltivazione verticale ispirato ai principi del design biofilico. Si distingue dai tradizionali sistemi di agricoltura verticale per l’uso della tecnologia aeroponica (senza suolo e con minor consumo d’acqua) e per essere un orto indoor IoT completamente automatizzato.

Ciò consente agli utenti di interagire in modo semplice e divertente con il Living Farming Tree attraverso un’applicazione gami- ficata che li guida verso un raccolto di successo.
Il Living Farming Tree ha un design completamente scalabile e modulare e può adattarsi perfettamente alla configurazione di qualsiasi ambiente interno, anche grazie alle sue finiture perso- nalizzabili.“

L: “Un’installazione davvero incredibile Claudia, ma dove potremmo vivere una tecnologia simile?”


C: “Il Living Farming Tree è pensato per essere installato in uffici e spazi commerciali, con l’obiettivo di riconnettere dipendenti e visitatori alla natura attraverso un’esperienza di urban farming coinvolgente e insolita. Il sistema viene offerto a servizio e pro- prio come un distributore automatico, il Living Farming Tree riesce a crescere fino a 90 piante in meno di tre settimane, che vengono poi messe a disposizione degli utenti per il consumo in loco o take-away. Ogni mese, i tecnici manutentori di Hexagro forniscono poi nuove piantine da coltivare e provvedono alla ma- nutenzione dei sistemi.

Dal 2018 a oggi, Hexagro ha installato oltre 20 sistemi in nord Italia e Europa con l’obiettivo di migliorare il benessere dei dipen- denti attraverso piante edibili, e il 2021 ha visto anche la prima installazione di 5 sistemi in un centro commerciale, a Rescaldina, per creare uno spazio verde e interattivo.
Tra le aziende che hanno scelto Hexagro e i Living Farming Tree: DGTech, Valuement, Ceetrus – Nhood, Cariplo Factory, Novotel, Raiffeisen Bank.”

L: “Ci potresti parlare meglio della tecnologia all’interno del Living Farming Tree?”
C: “Certamente, abbiamo diverse definizioni all’interno della nostra azienda e i nostri prodotti:

• Tecnologia esponenziale

I nostri processi si basano su tecnologie esponenziali, ciò significa tecnologie che raddoppiano in potenza o velocità di elaborazione ogni anno, mentre i loro costi si dimezzano, come Intelligenza Artificiale, Stampa 3D e Internet of Things.

• Aeroponica

Le nostre piante sono coltivate con l’uso della tecnologia aeroponica; quindi, senza l’uso del suolo e l’uso limitato di acqua.
Le piante sono sospese artificialmente nei moduli del Living Farming Tree e le loro radici pendono nel contenitore sottostante. Acqua e sostanze nutritive vengono spruzzate direttamente sulle radici, il che consente uno spreco minimo di risorse e un assorbimento ottimale di acqua e sostanze nutritive. Per questo motivo, le piante possono crescere fino a 3/5 volte più velocemente delle coltivazioni tradizionali. Il dosaggio dell’acqua e l’intensità delle luci sono controllati da un sistema IoT. Ciò significa che il sistema è completamente automatizzato e progettato per ottimizzare la crescita delle piante.

• Fertirrigazione

Il metodo di fertirrigazione automatizzato di Poty è un’irrigazione a bassa pressione che alimenta le piante con gocce di micronutrienti per fornire gli elementi necessari per una crescita efficien-te e sana. L’acqua ricircola nel contenitore dei nutrienti e consente di risparmiare il 60% in più di acqua rispetto ai metodi basati sul suolo.

• Software

Grazie all’IoT e ai sensori collegati siamo in grado di monitorare e controllare ogni parametro agricolo da remoto. Inoltre, raccogliamo dati su piante, persone e luoghi per costruire un’intelligenza artificiale avanzata per fornire agli utenti l’esperienza di urban farming più coinvolgente di sempre.”

L: “Quello che è più affascinante in tutto questo, credo fortemente sia anche la componente estetica, di design del prodotto. Com’è stata stato studiato questo impor- tante aspetto?”

C: “Siamo fermamente convinti che seguire il modello della Natura possa essere di grande beneficio tutti noi: questo metodo di innovazione si chiama biomimesi.
È, in sostanza, un metodo alternativo all’innovazione in cui il primo passo è capire come la natura abbia già sviluppato soluzioni simili alla sfida progettuale o ingegneristica incontrata e quindi applicare tale conoscenza sul nuovo prodotto o modello di business.

Seguiamo anche l’approccio biofilico, in base al quale gli esseri umani hanno un legame forte e innato con la natura, sia biologi- co che emotivo.
È stato dimostrato che gli elementi naturali riducono lo stress e supportano emozioni e umori positivi.

Il design biofilico è nato per portare un nuovo modo di progettare e pensare i luoghi in cui viviamo, lavoriamo e siamo educati, al fine di riconnettere le persone al mondo naturale attraverso l’uso di materiali ed elementi architettonici che richiamano la natura attraverso i cinque sensi. I vantaggi sono evidenti: aumentano le capacità cognitive, la cre- atività e le prestazioni lavorative, nonché la felicità e l’umore.”

L: “Senza dimenticare ovviamente la variabile sociale quindi, dove si porta il prodotto Hexagro nelle culture più in difficoltà. In che progetti siete coinvolti al momen– to?”

C: “In Hexagro la nostra mission è consentire a chiunque, ovunque, di poter accedere a cibi sani.
Per arrivarci, un passo importante da fare è aumentare l’accessibilità delle tecnologie di agricoltura verticale anche nei paesi meno sviluppati.

L’agricoltura verticale può diventare una soluzione di grande impatto, ma attualmente queste tecnologie non sono accessibili agli agricoltori che non sono in grado di coprire i costi di avvio di tali operazioni e infrastrutture ad alta tecnologia.

Hexagro – Siembra Vertical Social, è il brand di Hexagro al quale trasferiamo know-how tecnico, dati e tecnologie per supportare le comunità locali in contesti in cui le conseguenze del riscaldamento globale, del degrado del suolo e dell’urbanizzazione stan- no colpendo maggiormente gli agricoltori.”

Insomma, Hexagro si presenta come un’altra realtà innovativa e dinamica del panorama sostenibile italiano, in grado di fornire soluzioni ai problemi di oggi. Questo però non è limitato al solo problema della sostenibilità ma anche al problema sociale. Hexagro è stata premiata per questo con molteplici premi, ma non finirà di sorprenderci perché mira a diventare un leader globale nel mondo dell’agricoltura verticale, con una rete decentralizzata in cui le persone possano coltivare il proprio cibo preferito o semplicemente accedere alle opzioni più salutari per loro stessi. Si vuole portare la natura e il cibo in qualsiasi spazio, rendendo le nostre città più sostenibili e resilienti, consentendo a chiunque, ovunque, di accedere a cibi sani.

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