Un pubblico enorme, idoli, un giorno alla settimana completamente dedicato dove il paese si ferma a guardare. Non stiamo parlando di religione, o almeno non solo quello, ma dello sport.
In questo articolo guarderemo dall’alto quello che è il ruolo sociale di quest’ultimo: come influenza le nostre vite? Religione e Sport sono così diversi e se no, cosa li accomuna?
Non parliamo solo di religione o come il pubblico viene fortemente influenzato, partiamo dal campo di gioco.
Per garantire la miglior riuscita di una partita infatti esistono regole che non solo aiutano a dare una forte mano alla competitività e al divertimento, ma insegnano valori positivi come il rispetto reciproco tra gli avversari, il fair-play, l’uguaglianza, il mix tra culture e nazionalità.
Quindi nel terreno di gioco si è visto un campo fertile per chiaramente lasciare spazio alle regole ma anche per trasmettere sensazioni che raramente possiamo vedere nella vita di ogni giorno dove le regole esistono certamente ma la convivenza spesso è lasciata al buon senso o a diversi altri fattori come l’educazione ricevuta, ideali e potremmo continuare.
Lo sport, quindi, ha anche un effetto di “livellatore” potremmo dire, dal momento che i valori citati prima vengono pienamente rispettati e questo fa riflettere per due motivi:
- Dove saremmo oggi senza lo sport? La nostra società ne risentirebbe tantissimo in quanto non avrebbe sfoghi per il divertimento e il rispetto, sembrerebbe almeno.
- Perché è solo grazie a questo che riusciamo a fare della nostra comunità un qualcosa di sereno (ad eccezione di certi episodi), conviviale, uguale per tutti?
Un esempio lampante, ad esempio, era quello della Prima guerra mondiale dove soldati tedeschi e inglesi in occasione del Natale, hanno volontariamente fermato il conflitto per godersi l’unico momento per stare insieme gli uni con gli altri e giocare a calcio.
Un effetto incredibile per quanto mi riguarda quello dello sport che ha su ognuno di noi: ci si diverte, ci si arrabbia, si compete, si cresce ma soprattutto si crede.
Si crede nella propria squadra, atleta, e spesso influenza il nostro umore durante le settimane.
Non solo passione però, parliamo del ruolo sociale anche per quanto riguarda la salute.
Lo sport migliore la nostra condizione fisica, mentale, aiuta a sfogarsi e liberarci dai nostri pensieri negativi.
Anche in questo caso spesso non ci rendiamo conto, ci passa sotto gli occhi ma il ruolo cruciale che riveste l’attività sportiva o competitiva è noto a pochi, come se ci avesse sedato con la sua bellezza, che può risiedere nella semplicità o complessità.
Al momento, quindi, ricopre due ruoli nella nostra società: coesione sociale (con il divertimento e la comprensione interculturale) e salute.
Ma come detto all’inizio, un ruolo determinante e ancora più incredibile è quello rituale: lo sport incarna valori potenti e ben radicati, capaci di riunire persone attorno a degli idoli e provare un amore privo di giudizio o talmente potente da renderlo inossidabile (se la squadra perde o vince la si sostiene sempre ad esempio. Comprende però anche i lati negativi di questo aspetto: un fanatismo sfegatato condito da violenza, fazioni.
Una delle contraddizioni più assurde al giorno d’oggi che ricordano moltissimo la relazione tra religioni nel mondo, dove una dovrebbe essere meglio dell’altra, regole di gruppo assurde, squadrismo e tragedie.
Senza tutto questo però l’umano come condizione a mio parere cessa di essere tale. Fin dall’antichità, infatti, ci siamo circondati di queste regole e valori, vogliamo tutto questo.
L’essere umano quindi è cattivo? Si, può essere, ha la volontà di cambiare ma a volte è talmente immerso nel calderone dei propri ideali da dimenticarsi di essere parte di una specie “sociale” come diceva Aristotele, cadendo nella bestialità più becera e ingenua.
La sua importanza comunque risiede anche a livello economico: i giocatori al giorno d’oggi valgono milioni di euro, vengono costruiti stadi sempre più incredibili e fuori dall’immaginazione, vengono creati quindi nuovi posti di lavoro.
Un ruolo quindi non da poco che possiamo quindi riassumere in diverse chiavi:
- Lo sport è una fonte di integrazione
- Lo sport è quanto più simile ad una religione spesso, con i pregi e difetti che la caratterizzano
- Lo sport è sviluppo e lavoro.