La stagione invernale è finalmente arrivata; sì, con fatica, a causa dell’ormai noto fenomeno del surriscaldamento globale che – per quel che ci riguarda – sta comportando in Italia (e in Europa) una graduale scomparsa della neve.
Diversi studi dimostrano, tuttavia, che è ancora possibile il verificarsi di intense e abbondanti nevicate, anche se più raramente e su un’area più ristretta rispetto al passato, essendo, infatti, ormai sostanzialmente assenti in pianura e in bassa collina. Dovremmo, insomma, accontentarci di stagioni invernali più brevi e più concentrate per continuare ad allietare corpo e anima in montagna.
L’Italia, del resto, è ricca di paesaggi montani che, con l’arrivo del- la neve, assumono connotati magici e suggestivi.
Ed è probabilmente proprio l’atmosfera che si respira in tali situazioni che aumenta la voglia di muoversi e rigenera l’umore, in un circolo vizioso di effetti positivi che, nonostante la riduzione della stagione invernale a causa dei fenomeni sopra descritti, ha consentito un aumento del turismo durante questo periodo.
A ciò ha certamente contribuito la fantasia e l’impegno degli “ad- detti ai lavori”, mediante l’introduzione e l’approfondimento di numerose attività accessibili a tutti, ai più grandi e ai più piccoli, a chi pratica normalmente sport e a chi no.
Andare in montagna in inverno non significa, infatti, soltanto sciare, che sia da discesa o da fondo, per quanto appaiano innegabili i benefici che questo sport genera sul corpo.
L’attività sciistica da discesa, ad esempio, rappresenta un ottimo esercizio cardiovascolare, fa bene al cuore, all’apparato respiratorio e alle articolazioni e aiuta a bruciare calorie, rafforzando al contempo il tono muscolare di gambe, glutei, braccia, collo e schiena.
Inoltre, sciare aumenta la capacità di concentrazione e di percezione del proprio corpo e del suo equilibrio.
Sotto un profilo meno “fisico”, poi, la discesa con gli sci, imponendo di affrontare certe pendenze, permette di tirare fuori il coraggio per superare le proprie paure, liberando contestualmente da ogni pensiero la nostra mente che dovrà essere concentrata solo sulla capacità e la voglia di scendere.
Sì, quando si percorre una pista, c’è spazio soltanto per la strada che stiamo facendo, per l’arrivo a valle, con lo sguardo fisso sulla neve, in un momento personale in cui non esistono preoccupazioni.