Nato dai termini inglesi “smoke” e “fog”, con “smog” si intende quel fenomeno urbano che prevede il rilascio massiccio di particelle inquinanti nell’aria, mettendo a forte rischio la salute del cittadino. Un argomento che viene spesso citato all’ordine del giorno dai notiziari ma con l’aggravante di essere ormai passato in sordina, stagnando nell’indifferenza.
Sarà nostro piacere ricordare di cosa si tratta, i pericoli, come migliorare e perché la Pianura Padana è diventata la zona più inquinata dallo smog in Europa.
COS’È
Oltre alla definizione citata poco fa, possiamo dire da cosa deriva o i fattori scatenanti: veicoli a motore come auto, moto, mezzi pubblici ma anche il riscaldamento domestico, oltre agli eventi atmosferici.
Tutti questi, generano il Particulate Matter, ossia il particolato o polvere sottile, generalmente indicato con PM, che ha una dimensione solitamente tra i 10 e 2,5 micron. Più è piccolo e più è in grado di entrare in profondità nei nostri polmoni, semplice no?
QUALI SONO I PERICOLI
Prendendo dal sito ufficiale dell’Istituto Superiore della Sanità: l’esposizione prolungata nel tempo anche a bassi livelli di PM10 e PM2,5 è associata all’aumento di disturbi respiratori come tosse e catarro, asma, diminuzione della capacità polmonare, riduzione della funzionalità respiratoria e bronchite cronica insieme ad effetti sul sistema cardiovascolare. Non poca roba diciamo, specialmente se si considera il tempo prolungato a cui siamo sottoposti a questa qualità dell’aria.
SIAMO PRIMI: LA PIANURA PADANA NE HA PIÙ DI TUTTI IN EUROPA!
Esatto, come possiamo leggere dall’ultimo report dell’Agenzia Europea dell’ambiente (EEA), nonostante i miglioramenti, i livelli di PM10 e PM2,5 sono ancora preoccupanti e ci portano tuttora ad avere in casa la regione più inquinata d’Europa.
Il perché è presto detto: il Nord Italia è fortemente industrializzato, ha una forte concentrazione di città urbane importanti tra le quali Milano, Torino, Padova, Venezia.
Una situazione che può sembrare in realtà analoga ad altre zone europee e in effetti è così ma ad aggiungersi c’è anche la conformazione territoriale che la rende unica. Troviamo infatti le Alpi e gli Apennini che sigillano la pianura, rendendo il ciclo dell’aria più lento e con una stabilità atmosferica maggiore, di conseguenza il ricircolo dell’aria è ostacolato maggiormente.
La classifica ad oggi delle città con più di 50 mila abitanti in Italia è la seguente:
1. Cremona
2. Padova
3. Vicenza
4. Venezia
5. Brescia
6. Piacenza
7. Bergamo
8. Alessandria
9. Asti
10. Verona
Milano è dodicesima, mentre Torino è quattordicesima. Se considerassimo le città europee, solo due città polacche e una croata avrebbero concentrazioni di PM2,5 maggiori di Cremona.
COSA POSSIAMO FARE
- ridurre l’utilizzo dei veicoli a motore: se possiamo prendere una bici per arrivare a lavoro, usiamola. Se possiamo fare due passi per andare a fare delle commissioni, facciamoli.
- Utilizzo dei mezzi pubblici: autobus, monopattini, metro. Tutti strumenti che ad oggi vengono forniti per aiutare il cittadino ad evitare la macchina o altri mezzi inquinanti in circolazione.