L’arrivo dell’estate porta con sé la voglia di partire, che sia in giro per il mondo o nel proprio paese, la voglia di ricaricarsi dopo i lunghi mesi invernali durante i quali abbiamo fantasticato sulle possibili mete.
Il Covid-19 ha però modificato lo scenario e la domanda che quest’ anno ci facciamo non è sul “dove” ma sul “se” e “come” partire. La pandemia ha infatti portato il 30% degli italiani a decidere di rimandare le proprie vacanze e il restante 70% a modificarle, cercando di adattarsi e adattarle alla nuova normalità post-Covid.
Da un lato quindi la paura di ammalarsi e le difficoltà organizzative ed economiche insorte per il lockdown hanno fatto si che parte degli italiani rinunciassero alle bramate ferie, ma dall’altro, riportando le parole di Albino Russo (direttore generale di Ancc-Coop): “ Gli Italiani vogliono regalarsi un momento di relax dopo i mesi grigi del lockdown e quelli caldi di un autunno che si attendono difficile. Faranno vacanze più brevi, più sobrie ma 100% italiane all’ insegna della sicurezza e (quando possibile) della sostenibilità. Tornano di moda le seconde case e la montagna ma tengono (più del previsto) il mare, gli alberghi, i villaggi turistici…”
In queste parole è riassunto il nuovo modo di vedere e il nuovo approccio alle vacanze: l’estate 2020 sembra così ricordare quella degli anni ’70 in cui 9 italiani su 10 trascorreranno vacanze nel proprio Paese, muovendosi verso seconde case o abitazioni di familiari e di amici vedendo l’affermarsi di nuove tendenze come appunto lo staycation (termine che nasce negli Usa e caratterizza una vacanza fatta in casa, in un luogo non molto lontano dalla propria residenza).
Le case-vacanze sembrano essere quindi l’alloggio ideale soprattutto se fornite di giardino e piscina, soluzione comoda e rilassante e all’insegna della sicurezza sanitaria perché permettono di controllare il distanziamento sociale ed evitare assembramenti.
La pandemia ha riportato altresì al centro dell’attenzione l’impatto dell’ uomo sul pianeta ed il turismo sarà un turismo sostenibile.
Qualche idea?
I parchi nazionali italiani sono un’attrazione interessante per abbinare un soggiorno lontano dai grandi affollamenti ed attività guidate di esplorazione della natura; ricordiamo lo Stelvio, il Gran Paradiso, le Cinque Terre, il parco del Gran Sasso, la Maiella.
Per non parlare dei suggestivi siti archeologici dislocati nel nostro Paese, come i Fori Imperiali di Roma, Pompei, la Valle dei Templi ad Agrigento, il Parco Archeologico di Selinunte (TP) o quello di Volterra.
Volete invece vacanze meno avventurose ma sempre all’insegna del green? Fanno al caso vostro gli agriturismi, di cui c’è l’imbarazzo della scelta (oltre 24.000 strutture lungo tutta la penisola); spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari e con un numero contenuto di posti a tavola e con ampi spazi all’aperto, piscine e comfort di ogni tipo.
In sintesi, i viaggiatori del 2020 saranno sensibili alla salute e alla sicurezza, attenti al budget; del 70% di italiani che asseconderanno la voglia di vacanza, il 90% rimarrà quindi in Italia.
Un problema o un limite? Assolutamente no visto che il nostro Paese offre una vasta e colorata scelta di destinazioni, per tutti i gusti, dal mare alla montagna, passando per le città d’arte. È l’occasione giusta per visitare le bellezze presenti nel nostro territorio e perché no, favorire l’economia interna che ha subito una forte battuta d’arresto a causa dei mesi di lockdown!
Quest’ anno ricercheremo la sicurezza, la voglia di tranquillità e di sostenibilità ambientale ed economica che si sposa con la (ri)scoperta di un grande patrimonio ambientale e culturale, quello italiano, spesso dimenticato o a cui non diamo la meritata attenzione!!